I tessuti, la trama dello stile

Un elemento fondamentale per avere sempre un aspetto impeccabile e valorizzare il nostro stile sono senz’altro i tessuti con cui sono realizzati i capi che scegliamo per il nostro guardaroba.

Fino ad alcuni decenni fa la scelta del tessuto rappresentava uno degli aspetti fondamentali dell’eleganza, anche perché segnava in modo netto la differenza fra i capi riservati alle classi ricche – che si potevano permettere stoffe morbide, preziose e ricercate – e quelli per le classi più umili, che invece si dovevano accontentare di tessuti più semplici (sia come lavorazione che come colori) e meno confortevoli da indossare.

Con l’industrializzazione e la diffusione del pret-a-porter la qualità dei tessuti è invece diventata per anni un aspetto quasi secondario del vestire, cedendo il passo alla necessità di contenere il più possibile i costi di produzione.

Dopo alcuni anni di declino, però, l’importanza delle stoffe di recente è tornata alla ribalta, invertendo la tendenza ad utilizzare tessuti un po’ tutti uguali, in fibre miste e dall’aspetto uniforme.

E questo è importante, perché ci consente di avere un elemento in più con cui personalizzare il nostro stile e renderlo diverso da tutti, modulando il nostro outfit secondo accenti sempre nuovi.

La natura e la capacità creativa dell’uomo ci offrono infatti una varietà di stoffe davvero straordinaria: alcune lavorazioni sono davvero dei piccoli capolavori di artigianato, che possiamo usare per arricchire il nostro look ed il nostro guardaroba in modo unico e personalizzato sia per gli abiti che per gli accessori.

Giocare con tessuti e stoffe diverse, tra l’altro, oltre ad enfatizzare i caratteri dello stile che abbiamo scelto, consente anche di dare un tono diverso ad un medesimo colore, moltiplicandone all’infinito le possibilità di abbinamento.

Viceversa, i capi realizzati con stoffe dall’aspetto uniforme e standardizzato sono in molti casi capi-moda, ovvero capi dal taglio e dal colore in voga solo per la stagione corrente, per i quali le case produttrici ritengono del tutto inutile investire su tessuti di buona qualità.

Di seguito trovate alcuni suggerimenti di carattere generale, che potrete poi approfondire direttamente divertendovi a scovare stoffe e tessuti particolari nei mercatini, o nei bauli in soffitta:

  • un capo in cotone è fresco, pratico e può diventare con facilità elegante semplicemente con l’utilizzo di accessori particolari; per una migliore vestibilità può essere abbinato, nella composizione, a piccole percentuali di sintetico (purchè in percentuale minima) che consentono di ottenere un tessuto in cui la qualità della materia prima si abbina ad una vestibilità perfetta;
  • l’uso di stoffe tinto filo (in cui cioè il disegno si ottiene non dalla stampa, ma utilizzando fili di colori diversi, come quello dell’immagine qui sotto) è sempre preferibile a disegni stampati, consente di ottenere un look chic e di classe anche con capi semplici;

  • l’uso di tessuti in seta o di cotone cangiante consente di ottenere abiti di eccezionale luminosità in cui l’eleganza si abbina ad una vestibilità fluida e facile da portare; l’unica accortezza riguarda il lavaggio, perciò occhio all’etichetta! (e comunque ci sono tessuti di questo tipo che possono essere facilmente lavati a mano, come quello dell’immagine qui sotto ad esempio);

  • l’utilizzo di tessuti dalla trama preziosa anche semplicemente per un solo accessorio (come un foulard o una sciarpa) può consentirvi di valorizzare capi di linea semplice, ottenendo un effetto di eleganza ed esclusività;

  • per giubbotti, piumini e giacconi l’uso di tessuti cangianti consente di illuminare il look (e il viso): accorgimento sempre utile per sembrare più radiose anche nelle buie giornate invernali;

  • per camicie e camicette, il tessuto deve essere sempre di alta qualità, senza deroghe. Tra l’altro – dettaglio non trascurabile – una stoffa di qualità si stira in un battibaleno, e sembra sempre fresca e uscita dalla lavanderia anche dopo averla portata per un giorno intero. Al contrario, per stirare una camicia fatta con stoffa scadente ci vuole il triplo del tempo (ricordatevene anche quando comprate le camicie per il vostro compagno/fidanzato/marito!);
  • occhio al jersey! Questo materiale, oggi usatissimo per capi di tutti i tipi perché può essere realizzato a bassissimo costo, ha il difetto di segnare le forme e farle sembrare poco toniche (a meno che non sia rinforzato in modo strategico). Se non siete sicure della qualità meglio quindi evitarlo il più possibile;
  • il cachemire è da molti considerato il “tessuto del lusso” per eccellenza, ma questo è vero solo in parte: per essere davvero “di lusso” deve essere di altissima qualità, e cioè ottenuto dalle fibre più lunghe del filato, (e quindi non fare i cosiddetti “pallini”). Il cachemire a basso prezzo raramente è un buon cachemire, a meno che non si tratti di capi di fine serie o rimanenze, che a volte si trovano anche nei mercatini. Nel dubbio, perciò, lasciate perdere: meglio una maglia in eccellente merinos, che un capo in pessimo cachemire: il risultato sarà di gran lunga più chic, e avrete speso meglio i vostri soldi.

Ricordatevi quindi, al prossimo acquisto che fate, di non sottovalutare l’importanza del tessuto con cui è fatto!
Sarà un altro elemento prezioso da utilizzare per scoprire qualcosa di nuovo e divertirsi a sperimentarne i possibili utilizzi.

E se avete paura dei costi, ricordate che è meglio una camicia (o una maglia) di buona qualità, che tre di qualità scadente.
Se non siete sicure dell’acquisto, perciò, aspettate.

Cercate non solo al centro commerciale ma negli outlet, nei mercatini, nei negozietti a gestione familiare.
Tra l’altro il piacere dello shopping è anche quello di divertirsi a cercare finchè non si trova il capo desiderato.

Impiegare più tempo nella ricerca vi consentirà di divertirvi a costo zero, e in poco tempo vi darà la capacità di riconoscere al primo sguardo se un capo vale il prezzo che costa, o no.

E se poi volete conoscere più approfonditamente le differenze fra i diversi materiali e lavorazioni, date un’occhiata nel guardaroba di vostra madre, cercando di scovare vestiti di almeno trenta o quarant’anni fa (o anche di più, se ci riuscite).
Troverete stoffe che sono davvero dei piccoli capolavori.
Forse il modello non sarà il più adatto a voi: ma potrete divertirvi a riutilizzarne la stoffa per confezionare da sole una sciarpa, o un altro piccolo accessorio.

Il risultato sarà incredibilmente chic.

E assolutamente unico.

 

 

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