Come scegliere calze e collant

In questo post parliamo di un accessorio amatissimo da alcune, e detestato invece da altre: ovvero calze e collant, che con il freddo di questi giorni sono un obbligo anche per le irriducibili della gamba nuda.

Premesso che – come abbiamo visto più volte in alcuni post precedenti (e anche nel nuovo libro) – per chi vuole sembrare più snella o più slanciata un po’ di pelle in vista aiuta sempre, e che quindi quando indossiamo le calze occorre scegliere con accortezza, vediamo quindi qualche suggerimento per indossare anche questi capi in modo tale da valorizzare il nostro look da una parte, e il nostro fisico dall’altra.

Anche in questo caso, come sempre, la prima cosa da dire è che occorre guardarsi, conoscersi, e NON seguire mai la moda o il trend del momento, se non fanno per noi.

Quello che vediamo sulle passerelle viene indossato da modelle con gambe non solo lunghissime ma anche filiformi, e non è detto che stia bene anche a noi.

Lo stesso dicasi anche per le foto che vediamo su riviste e pubblicità, o postate dalla fashion blogger del momento.

Ricordatevi sempre che una cosa è una foto, e un’altra la realtà.

Quello che in una fotografia può essere in effetti un magnifico e particolarissimo gioco di colori e tessuti, non è detto che nella realtà – per la strada, sotto la luce del sole e senza nessun filtro che aiuti – abbia un effetto altrettanto piacevole.

Anche perché un conto è la foto di un dettaglio, un conto la figura intera, e quello che visto in un’immagine può essere un bellissimo particolare, non è detto che rimanga tale una volta visto nell’insieme.

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Se proprio vi fa piacere, quindi, potete usare a vostro piacimento calze multicolori per scatti da postare sui social network, il risultato potrà essere senz’altro gradevolissimo e divertente, ma da qui a poterle portare per la strada con classe la differenza è abissale, quindi riflettete sempre – e guardate il vostro riflesso nello specchio – prima di uscire di casa.

Tornando alla scelta: poiché come abbiamo detto più volte la caviglia nuda spesso aiuta a snellire l’effetto generale, per cercare di poterla mostrare anche nella stagione non troppo gelida ricordatevi che esistono in commercio fantasmini in lana, in cachemire o in materiale termico tecnico, almeno il piede non prende freddo ma solo la caviglia.

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State attente invece a questa nuova moda – che si sta ahimè diffondendo da qualche tempo – di abbinare sandali e calzini, non cascateci, è solo un’operazione commerciale e se volete essere ricordate per il vostro buon gusto lasciate stare.

Lo stesso dicasi per tutti i calzini corti in mille fantasie e colori, e magari pure decorati con gli ammennicoli più vari: su un’adolescente possono anche essere divertenti e maliziosi, ma se avete passato i vent’anni dimenticateli, eviterete di cadere nella trappola “in basso liceo, in alto museo”.

Ricordate che un articolo chiaramente adolescenziale, se portato da chi adolescente non è più, non vi ringiovanisce, anzi al contrario per contrasto vi fa dimostrare molti più anni di quelli che avete!

Sulle calze corte quindi meglio tenersi su colori molto neutri e disegni poco appariscenti: l’ideale è sempre il “tono su tono” con colori in tinta con quelli dell’outfit, e non accesi, come quelli qui sotto ad esempio (facendo sempre attenzione all’armonia dell’insieme e agli accostamenti di tessuti e colori).

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Anche i collant fantasia possono essere rischiosi: poiché però esercitano innegabilmente una grande attrattiva, ricordate che per portarli con successo il modo più semplice è abbinarli a un outfit monocromatico, pulito e del tutto privo di fronzoli.

Un semplice abito in maglia con stivali al ginocchio in tinta ad esempio può acquistare classe e carattere con una bella calza lavorata e ben scelta, mentre lo stesso non si può dire se la stessa calza la abbinate ad una maglia in fantasia, gonna al ginocchio e stivaletti.

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Ricordate comunque che tutte le fantasie con disegni che “verticaleggiano” (righe e simili) richiedono gambe dritte e dalla forma armoniosa, non necessariamente magre (anzi molte gambe ben tornite vengono valorizzate da questo tipo di calza), ma dritte questo sì, quindi prima di comprarle fate un bell’esame di coscienza, o meglio, di gamba.

La calza color nude va bene solo se sottilissima e assolutamente invisibile, l’effetto deve essere quello di sembrare senza calze. Già il 15 denari è troppo. Se state sui 7-8 denari andate sul sicuro, è vero che costano un po’ di più ma – proprio perché sono così trasparenti – eventuali fili tirati si vedono molto meno e quindi a conti fatti vi dureranno di più.

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Anche le calze a rete e microrete possono essere graziose e dopo un periodo di declino sono tornate da poco in voga, il che è utile perchè si trovano in una varietà di colori e tinte abbastanza ampia. Come tipologia, la rete media – nè troppo larga nè troppo stretta – è in genere quella che mimetizza di più i difetti e dona alla gamba un aspetto setoso.

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Se avete freddo e la calza sottilissima vi scalda poco, allora meglio passare alla velata più pesante e color fumè (colore che è molto più chic e passe-partout dell’abusato nero).

La calza deve rigorosamente essere opaca, il lucido oltre ad essere poco elegante ingrossa inutilmente la gamba. I collant pesanti di cotone o di lana fine ad esempio sono bellissimi e consentono a tutte di portare gonne e abiti sopra il ginocchio, qualunque sia la vostra età.

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Per chi ha i polpacci robusti ricordate che il classico 20 denari va evitato come la peste, e lo sapete perché? Perché rimane più scuro sulla caviglia (dove la stoffa è meno tesa) mentre sul polpaccio si tende, diventa chiaro ed evidenzia proprio quello che volevate coprire.

Quindi se volete snellire il polpaccio optate o per un trasparente 7-8 denari come dicevamo prima, o per una calza coprente opaca, il risultato sarà molto chic e vi valorizzerà.

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Le autoreggenti possono essere un’altra opzione, in questo caso molte credono che siano riservate a chi ha gambe snelle e perfette, ma non è così: se le sentite nel vostro genere potete portarle con malizia e risultare sexy qualunque sia il vostro peso, credetemi il calzino a righe dall’aspetto tanto innocente è assai più pericoloso della calza autoreggente.

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L’importante non è essere perfetta ma amarci e piacersi per come si è, poi con qualche trucco che aiuta a valorizzarsi i risultati saranno sempre di grande soddisfazione, fidatevi!

In ultimo, un capo delicatissimo e dibattutissimo: i gambaletti.

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Qui cedo la parola a Benedetta e alle sue frasi sempre un po’ sferzanti e implacabili, ma sempre veritiere: “Un articolo per il quale provo un astio innato sono i gambaletti di nylon, che mortificazione corporale……  passiamo alle parigine: autostima, fidanzati e gambe ringrazieranno, sono comode perché non stritolano il polpaccio ma si appoggiano appena sopra il ginocchio che è una zona meno sensibile della nostra circolazione sanguigna.

Mettetevi davanti allo specchio e provate: gambaletti o parigine?

Se optate per i gambaletti è perché siete più che perfette, non avete problemi di circolazione e siete belle anche con un sacco dell’immondezza usato come tubino.

I colori anche qui sono parecchio pericolosi, io non mi azzarderei oltre antracite, nero, nude (purchè velatissimo!) o fumè, con il resto si entra in campo minato. Se indossate scarpe maschili provate con le calze di lana finissima o cotone altrettanto fine, di stile maschile, non sono male, sono comode e non sono comunque collant e quindi possono essere usate come alternativa. Il calzino bianco lo si può intravedere solo se state facendo sport, per il resto tolleranza zero a meno che non dobbiate fare un reportage fotografico dal sapore adolescenziale.

Ovviamente parlando di calze non si parla di mai leggings: sono un articolo completamente diverso, e non sono sostitutivi di calze o collant. Ma questo, ahimè, molte non l’hanno ancora compreso”.

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